Concentrarsi sullo standard ISO/ASTM è fondamentale perché fornisce il riferimento tecnico per comprendere la robustezza e l’uso sicuro previsto di una bicicletta, trascendendo le definizioni di marketing (come “Enduro” o “Trail”).
Ecco una spiegazione dettagliata delle categorie di utilizzo previste dagli standard più comunemente citati nell’industria della mountain bike (spesso basati sulla classificazione ASTM F2043/F2043M-20).
Le Categorie di Utilizzo ISO/ASTM per Biciclette
La classificazione ASTM (American Society for Testing and Materials), spesso adottata globalmente e implicitamente inclusa nelle normative ISO/EN, suddivide le biciclette in categorie numeriche in base alla gravità del terreno, alla velocità e all’altezza massima dei salti (i drop) che il produttore garantisce possano sopportare senza rischio di cedimenti strutturali.
Questa classificazione è la procedura comune che regola la sicurezza e la validità della garanzia.
Categoria 1: Bici da Strada e Uso Urbano
- Terreno: Superfici pavimentate lisce.
- Utilizzo Tipico: Uso su strada, asfalto, piste ciclabili.
- Limiti: Nessun salto, nessun ostacolo o terreno non asfaltato.
- Esempi di Bici: Bici da corsa, bici da città, ibride con pneumatici lisci.
Categoria 2: Fuoristrada (Off-Road) Limitato
- Terreno: Sentieri battuti, strade bianche con pendenze moderate, ghiaia.
- Utilizzo Tipico: Escursioni ricreative leggere, cicloturismo.
- Limiti: Velocità limitata (max 25 km/h). Salto massimo da ostacoli bassi, come cordoli o piccole radici, inferiore a 15 cm.
- Esempi di Bici: Molte bici ibride, alcune entry-level Hardtail.
Categoria 3: Cross Country e Trail Leggero
- Terreno: Sentieri fuoristrada, singletrack moderatamente impegnativi, superfici con pendenze e ostacoli medi (rocce, radici).
- Utilizzo Tipico: La maggior parte delle competizioni Cross Country (XC) e l’escursionismo in MTB più impegnativo.
- Limiti: Velocità media (max 35 km/h). Salto massimo (drop) da ostacoli o salti fino a 60 cm.
- Esempi di Bici: Bici XC Hardtail e Full Suspension, bici Trail a corta escursione (fino a 120/130 mm).
Categoria 4: All Mountain e Enduro
- Terreno: Sentieri fuoristrada molto tecnici, singletrack aggressivi con pendenze ripide e ostacoli frequenti, terreni rocciosi e sconnessi.
- Utilizzo Tipico: All Mountain (AM) e Enduro. Riding aggressivo e veloce.
- Limiti: Velocità elevata. Salto massimo (drop) da ostacoli o salti fino a 120 cm.
- Esempi di Bici: Bici Enduro e All Mountain (escursione tipica 140 mm – 170 mm).
Categoria 5: Freeride e Downhill (Gravity)
- Terreno: Sentieri Gravity estremi, Bike Park, piste da Downhill (DH) con strutture artificiali, salti, doppi e gap importanti.
- Utilizzo Tipico: Discipline Gravity, Downhill (DH), Freeride (FR).
- Limiti: Progettate per le massime velocità e i salti più grandi. L’altezza dei salti (drop) è superiore a 120 cm e può essere specificata dal produttore in base ai test (a volte 150 cm o illimitata per l’uso approvato su piste DH).
- Esempi di Bici: Bici Downhill, Freeride a lunga escursione (180 mm+), telai estremamente rinforzati e forcelle a doppia piastra.
⚠️ L’Importanza Pratica della Classificazione
L’errore, acquistare un’All Mountain e usarla come Enduro/DH, si traduce in pratica nel sottoporre una bici classificata Categoria 3 o Categoria 4 (limite drop 60-120cm a sollecitazioni tipiche della Categoria 5 ben oltre 120cm.
- Conseguenza: Sottoporre la bici a sollecitazioni superiori alla sua categoria può invalidare la garanzia del produttore e, soprattutto, portare a un cedimento strutturale catastrofico del telaio, della forcella o dei componenti, con grave rischio di infortunio.
Ti consiglio sempre di verificare sul manuale d’uso o sul sito del produttore la Categoria ASTM specifica assegnata al modello che intendi acquistare.
⚠️ NOTA BENE
È fondamentale sottolineare che non sono i componenti a definire la Categoria ISO/ASTM, ma la struttura e l’omologazione del telaio. Trasformare una bicicletta di Categoria 3, ad esempio, sostituendo i componenti (forcella con escursione maggiore, ammortizzatore, ruote o freni più potenti), non ne modifica la classificazione strutturale. Al contrario, l’installazione di una forcella più rigida con maggiore escursione e di freni più potenti altera le geometrie e aumenta notevolmente le forze trasmesse ai punti di stress del telaio (soprattutto il tubo sterzo), portando il sistema a operare fuori dai limiti di progetto e aumentando il rischio di cedimento strutturale prematuro.



