Da molto tempo attendevamo l’arrivo di questa bicicletta, se ne parlava ma nulla trapelava, qualche sorriso a domande dirette fatte agli uomini Yeti ma nulla più. Oggi si scopre che ci stanno lavorando dal 2016 e che ci hanno messo cosi tanto tempo solamente perché non si sono accontentati di fare una ebike, volevano produrre e mettere sul mercato un prodotto progettato ad hoc e non una accozzaglia di cose per rispondere alle richieste dei clienti, questo nello stile Yeti. Pur vero, è, che questo tipo di scelte lo possono fare solamente le aziende libere dalle dinamiche del mercato del consumo. Come sappiamo Yeti non è un prodotto consumer, producono poche migliaia di bicicletta l’anno, le vendono tutte e sono abbastanza fuori dalle dinamiche dei grandi numeri. Che so pensate ai grandi marchi, a quelli che vendono decine di migliaia, anche milioni di bici elettrice (vedi per esempio Giant) non si potevano permettere di attendere 5 anni per mettere una bicicletta sul mercato.
Quali sono le novità che porta questo prodotto? Fondamentalmente e non banalmente è il nuovo schema della sospensione posteriore che hanno chiamato Sixfinity. Non ne parlerò da un punto di vista tecnico perché di certo mi troverei a ripetere quello che già avete letto e sentito sulle varie riviste/testate specializzate. Lo schema ha previsto progettazione ed una realizzazione molto più complessa di quella della concorrenza ma a sentire chi l’ha provata, la concorrenza si dovrà mettere al lavoro per riuscire a recuperare il divario con questo nuovo prodotto. Molti diranno ma certo è una Yeti, per molti questo marchio è un po come un sogno ad occhi aperti perché spesso è stato irraggiungibile da un punto di vista economico, un po come voler acquistare una Pagani (marchio di auto super) una auto che per i più è assolutamente irraggiungibile ma poi ti guardi attorno e vedi che Audi per facendo prodotti meno esclusivi e più legati al mercato consumer offrono prodotti non distanti dal punto di vista economico (invece immensamente distanti dal punto di vista tecnologico, filosofico e di brand) ed in molti casi anche più costosi ed allora ecco che tutto torna in ballo, a mi avviso se giustifico o meglio accetto il prezzo di una Specialized Turbo Levo (per parlare della regina indiscussa del mercato) dovrei facilmente arrivare alla conclusione che il prodotto offerto da Yeti sia un ottimo affare.
Si, penso che anche se in assoluto è un prodotto costoso, si possa giustificare e considerare un ottimo affare perché è rivoluzionario, perché non ha concorrenza, perché è Yeti, non omologato alle leggi di mercato che a molte azienda ha imposto la produzione di ebike per evitare il collasso, è stato pensato, progettato e prodotto con i tempi e la filosofia di Yeti.
Allestimenti? buoni, si, ma può fare di meglio? Certo ma credo che quello che viene proposto sia già ad un livello molto alto ed è indirizzato all’uso e non all’apparenza, al necessario e non al futile ed inutile.
Ultima arrivata, ma non è l’ultima, è una YETI.

Spero che già nel mese di Ottobre possiamo darvi un assaggio reale del prodotto, visto dal vivo, arrivato in negozio, toccato, annusato ed ammirato. Cercheremo di rendervi partecipi/complici di questa rivoluzione, a breve ci aggiorniamo 🙂
per tutte le info vai sul sito del produttore: https://yeticycles.com/bikes/160e